Con l’accordo del 22 ottobre 2013 siglato da Confprofessioni, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil in materia di elemento economico di garanzia, viene sospeso fino al 30 aprile 2014 il termine entro cui poter addivenire ad un accordo territoriale di secondo livello, limitatamente alle Regioni in cui, nonostante la presentazione di una piattaforma integrativa entro il mese di marzo 2013, non si sia stata raggiunta un’intesa. Di conseguenza è altresì sospesa e rinviata l’erogazione dell’elemento economico di garanzia che, ove se ne configuri l’obbligo, potrà essere corrisposto con la retribuzione del mese di maggio 2014.
L’articolo 8-ter del Ccnl Studi Professionali del 29 novembre 2011 disponeva che, qualora non fosse stato definito un accordo entro il 30 settembre 2013 – nonostante la presentazione di una piattaforma integrativa di secondo livello entro il mese di marzo 2013 – il datore di lavoro sarebbe stato obbligato ad erogare con la retribuzione del mese di ottobre 2013 un importo “una tantum” in favore dei lavoratori in forza da almeno sei mesi alla data del 1° ottobre 2013.
Dunque, l’intesa raggiunta il 22 ottobre 2013 da Confprofessioni con le organizzazioni sindacali, al fine di incentivare la contrattazione di secondo livello, prevede un ulteriore periodo di tempo per addivenire ad un accordo territoriale, limitatamente alle Regioni in cui le OO. SS. abbiano presentato una piattaforma integrativa, rispettando il termine del 31 marzo 2013, che sono le seguenti: Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.
Nelle restanti Regioni, Marche comprese, in cui non è stata presentata una piattaforma integrativa entro il 31 marzo 2013, non deve essere erogato alcun importo una tantum a titolo di elemento economico di garanzia.