La XI Commissione, nell’ambito della propria attività conoscitiva, ha ritenuto opportuno svolgere ed illustrate un’indagine conoscitiva sull’emergenza occupazionale, con specifico riferimento al tema della disoccupazione giovanile, al fine di approfondire, in particolare, i fattori che incidono sulla capacità del sistema di incentivare il lavoro e soprattutto l’occupazione delle giovani generazioni.
Di seguito si riportano i profili di maggior rilievo emersi nel corso della ricerca:
– caduta sensibile dell’utilizzo del lavoro intermittente e del lavoro mediante collaborazione, che, ad avviso dell’Istituto, testimonia come la legge n. 92 del 2012 abbia introdotto dei meccanismi di « pulizia del mercato del lavoro », riportando l’utilizzo di queste forme flessibili ad un livello fisiologico. Di converso, è stato sottolineato un incremento del ricorso del contratto a tempo determinato, imputabile anche all’introduzione dell’elemento di acausalità nel primo contratto tra un datore di lavoro e un lavoratore con durata massima di dodici mesi.
– apprendistato ancora lontano dal rappresentare il principale contratto di inserimento al lavoro dei giovani, rimanendo un istituto che porta i giovani verso il lavoro, ma in una quota limitata.
– un forte aumento della disoccupazione, giunta nel 2012-2013 al 23,3 per cento nella classe d’età 20-29 anni
– 7 milioni di persone in condizioni di disagio occupazionale (se si considerano 3 milioni di disoccupati, altri 3 milioni di lavoratori scoraggiati, nonché coloro che lavorano part time).